Percorrendo la strada di campagna che costeggia la cinta muraria del piccolo borgo, si è invitati a procedere da un magico silenzio interrotto soltanto dal rumore dei propri passie dal ronzio di piccoli insetti che svolazzano in un tiepido pomeriggio di primavera ricco di profumi del bosco. Passando sotto il millenario arco in pietra ecco apparire una vista inattesa, le dolci colline umbre che si uniscono con quelle toscane. Rivolgendo lo sguardo verso il cielo di un azzurro incredibile, un falco pellegrino, principe incontrastatodi questo piccolo regno, domina con il suo volo i venti e le correnti ascensionali in cerca di prede per il suoi piccoli. Come tutti i castelli che si rispettano, anche intorno a Migianella dei Marchesi aleggiano storie e leggende, come quella del cavaliere che in sella al suo destriero galoppa al tramonto svanendo tra olivi secolari, o il favoloso tesoro di monete d’oro trafugato in un tempo non così lontano….. Piccoli cunicoli ricoperti da muschi e capelvenere fanno pensare a passaggi segreti, pertugi angusti che ricordano il suo fiero passato di roccaforte. Oltre all’ampia corte interna, sorprende il visitatore un angolo incantato che come un giardino segreto protetto dalle antiche mura, si rivolge verso il maestoso Monte Acuto. E’ un luogo speciale che in ogni stagione regala paesaggi incantati. La primavera con il risveglio delle tenere foglie delle querce, spumosi cespugli di finocchio selvatico, fragili ragnatele imperlate dalla rugiada notturna.I tramonti in estate, le passeggiate serali illuminate solo dalla chiarore della lunae lo scintillio delle lucciole che sembrano confondersi con un immenso cielo stellato.Le nebbie autunnali che avvolgono la vallata sottostante dalla quale sbucano come  possenti ed austeri giganti le torri merlate dei castelli confinanti di Montalto, Romeggio, Polgeto.Il candore della neve inverno, l’aria pungente e frizzante il profumo della legna arsa nei camini…